Intervista a Noa Zatta
-Prima del ruolo di Stella la co-protagonista de "Il Ragazzo Invisibile" il mondo dello spettacolo aveva già fatto parte della tua vita?
Ho sempre amato il teatro, è una passione che ho ereditato dai miei genitori, mia madre è attrice e regista teatrale e mio padre è un cantante lirico. La prima volta che sono salita sul palco avevo 3 anni era un Riccardo III in scena al teatro delle Briciole e io impersonavo un fantasmino e dovevo attraversare il palcoscenico. E' un ricordo flebile ma al contempo ben saldo nella mia memoria. Da allora non ho mai smesso di fare laboratori teatrali con mia madre, dapprima riempivo i buchi se mancava qualcuno durante gli spettacoli poi ho cominciato ad avere ruoli tutti miei. Oggi sono iscritta al conservatorio, studio violino e un'altra mia passione è il canto, faccio parte di un coro lirico da 7 anni.
-Possiamo quindi dire che ti sei preparata da sempre a questo evento e quando è arrivato ti sentivi pronta? Come hai reagito?
La prima sensazione che ho provato è stata un'immensa euforia. Mi ricorderò per sempre di quel giorno, del momento in cui Salvatores mi ha detto "Sarai tu ad interpretare il ruolo di Stella" mi sentivo pietrificata, avevo quasi paura di esprimere la mia felicità, tanto che mia madre ha chiesto se potevo saltare di gioia e quando mi hanno risposto di si ho cominciato a correre e urlare per tutta Trieste. Non mi aspettavo di essere scelta, ma non ho esitato un attimo.
-Raccontaci una giornata tipo sul set
Sveglia alle 6 per essere al trucco alle 7.30 e dopo un'oretta di preparativi alle 9 iniziavamo a girare, fino all'una, quando avevamo un'ora di pausa pranzo. Riprendevamo alle 14, fino alle 18 questo per le riprese diurne, ma avevamo da riprendere anche le scene di sera e allora si iniziava alle 19 fino anche alle 2 di notte. Facevano eccezione le giornate di allenamento, Stella è un'atleta di ginnastica artistica e dio mi sono dovuta esercitare molto, perchè è una disciplina che non ho mai intrapreso. Tutto questo senza trascurare la scuola, ho avuto insegnanti privati che mi hanno aiutata a tenermi alla pari con quanto fatti dai miei compagni.
-Com'è stato il rapporto con Gabriele Salvatores e con gli altri membri del cast?
Salvatores è una persona molto bella da conoscere, è capace di far capire cosa pensa il tuo personaggio. Cercava continuamente collegamenti tra noi e loro, ci spingeva a riflettere e questa ricerca l'ho trovata molto bella e mi ha aiutata tanto. Con tutti i membri del cast mi sono sentita a mio agio, persone simpatiche, che mi hanno fatto sentire a casa.
-Se potessi avere un superpotere quale sarebbe?
Ce ne sarebbero tanti ma uno in particolare mi affascina: materializzare i miei pensieri.