Stella, la nostra Noa Zatta, ha passato uno straordinario autunno a Trieste. «Un periodo molto bello ma anche faticoso. Il set aveva un clima molto cameratesco, ma è stato un vero e proprio lavoro. Sette ore di riprese a volte in notturna. Oppure dalle 8 del mattino fino al pomeriggio e poi la scuola. Spesso ci sono anche cambiamenti dovuti alla bora o alla pioggia. Ho continuato a studiare con insegnanti privati che hanno seguito il programma scolastico in accordo con i docenti della mia classe di Parma. Adesso quando riguardo gli spezzoni del film guardo i particolari tecnici e faccio commenti. Credo di aver perso un po' della magia del cinema, ma ho acquisito molta esperienza su un lavoro che mi appassiona e spero di poter continuare a fare». Per bucare lo schermo Noa ce l'ha messa tutta già da questo suo primo set. In una delle ultime scene girate ha dovuto addirittura scalare l'Ursus, una gru galleggiante alta 75 metri che da un secolo svetta in un angolo del molo di Trieste. «Serviva ai cantieri navali, ora è un affascinante ed arrugginito reperto di archeologia industriale. Sono stata la prima bambina a farlo ed è stata la prima volta che viene ripresa in un film. Ho dovuto anche esercitarmi alla trave per alcune scene girate in palestra dove impersono un'atleta di ginnastica artistica. Ho avuto la fortuna di avere una guida come Misak che mi ha guidato in ogni passo, ma sono sempre stata senza controfigura».Per le vacanze di Natale Noa tornerà a casa, alla sua vita di studentessa e di musicista.
-La Gazzetta di Parma
Dopo le proiezioni ufficiali per la stampa dove è stata fotografata e intervistata insieme a Gabriele Salvatores e agli attori adulti del cast de «Il ragazzo invisibile» (Valeria Golino, Fabrizio Bentivoglio e Ksnenia Rappoport) la parmigiana Noa Zatta ha avuto una proiezione informale e affettuosa. In una sala allo Space Cinema del Barilla Center, infatti, nel giorno di uscita del film, amici, compagni di studi e di teatro si sono radunati per assistere insieme al film in cui Noa è coprotagonista con Ludovico Girardello. Noa, che ha 13 anni, come il suo personaggio nel nuovo fantasy adolescenziale di Salvatores, ha così condiviso il lavoro sul set, che l’ha portata via da Parma e dalla scuola per alcuni mesi, insieme a compagni della media Parmigianino, agli altri coristi del Coro di voci bianche del Teatro Regio, Ars Canto diretto da Gabriella Corsaro, dove milita da anni, ai compagni di studi del Conservatorio, e agli amici di Simonetta Checchia, la mamma attrice, che ha portato Noa, fin da piccolissima, nell’ambiente della recitazione.
Tutto il mondo della biondissima Noa si è dato appuntamento al cinema per assistere al debutto sullo schermo di questa ragazzina che al suo primo film è già approdata al grande cinema. E infatti in tanti le hanno chiesto l’autografo alla fine della proiezione e al termine di una serata dove sono arrivati gli applausi più attesi: quelli degli amici di Parma.
-La Gazzetta di Parma
Il racconto è affidato a Noa Zatta, di soli 13 anni, in scena insieme a Carolina Boni, 17 anni, suo contraltare durante la narrazione. La narratrice vive in una sorta di gabbia di ghiaccio che abbiamo ricreato con giochi di luce, che a volte accetta e volte rifiuta, cercando la libertà. Insieme a lei una figura mascherata vive, osserva, commenta, esce ed entra dalla storia, in silenzio. I due personaggi si contrappongono come il soprannaturale e l'umano, ed entrambe le figure cercano una sorta di libertà interiore ed esteriore...
-Note di scena dello spettacolo teatrale La Regina delle Nevi
ecco a voi STELLA
Età: 13
Professione: studente di terza media in classe con Michele, Brando, Ivan e Martino
Caratteristiche: Sensibile e dolce
Segni particolari: Ha viaggiato molto con i genitori ed è appena arrivata in città, per questo ha pochi amici.
Hobby: spiccata attitudine per la ginnastica.
Presagio: farà presto amicizia con un ‘ragazzo invisibile’ senza poterne scoprire la vera identità.
Frase chiave: “Il mio migliore amico è immaginario”
Interpretata da Noa Zatta